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Visualizzazione dei post con l'etichetta Impressioni su libri letti

Quello che non ti ho mai detto di Celeste NG

Quello che non ti ho mai detto, titolo originale Everything I never told you, è edito in Italia da Bollati Boringhieri  e si tratta del libro d'esordio dell'americana Celeste Ng. Ho acquistato questo libro in ebook in seguito ad un'offerta lampo di Amazon quasi per caso, come mi è capitato per molte buone letture. Il libro è ambientato nel 1977 nella provincia americana, i protagonisti sono i cinque membri della famiglia Lee. Il libro si apre con la scomparsa di un'adolescente: Marilyn la mattina apre la porta della stanza da letto della figlia sedicenne Lydia e non la trova. Lydia verrà ritrovata annegata nel lago vicino a casa qualche giorno dopo. I genitori non riescono a trovare significato in quanto è successo;  questo evento mostrerà loro che l'immagine di Lydia che hanno non corrisponde alla realtà. In apparenza la famiglia Lee è una normale famiglia americana, già dalle prime pagine si scopre che James, il capofamiglia, è di origine cinese mentre

Copia-e-incolla di Danny Wallace

Avevo bisogno di un bel libro british di un autore della mia generazione e devo dire che sono rimasta soddisfatta della mia scelta. Di Danny Wallace avevo letto La ragazza di Charlotte street , ma a differenza di quest'ultimo, la lettura di Copia-e-incolla è stata molto scorrevole, l'ho terminato davvero in breve tempo. Si tratta del classico libro di narrativa contemporanea inglese, non può non ricordare Hornby, ma con questo non voglio dire che ne sia un'imitazione, anzi. Il protagonista è Tom, un trentenne che da qualche anno vive a Londra; fa lo speaker in un programma radiofonico. Il libro si apre con un breve messaggio lasciatogli dalla sua compagna che recita: "Tom, me ne vado, ma non ti lascio. Tu continua pure come sempre.  Con amore, Hayley" . Tom reagisce con stupore e inizia un percorso alla ricerca di Hayley che lo porterà a capire meglio chi è la sua compagna e a fare un viaggio che gli consentirà di avere il coraggio di guardare a nuovi aspet

I Privilegiati di Jonathan Dee

Prima di leggere le mie impressioni di lettura si consiglia di leggere la  cookies policy  del blog I Privilegiati  di Jonathan Dee è un libro del 2010 edito da Neri Pozza, io l'ho letto nell'edizione economica di Beat. La moralità è al centro di questo romanzo, o meglio un concetto distorto della stessa, quasi si trattasse di una forma di moralità che si è sviluppata nella società attuale in cui i legami affettivi sono sempre meno diffusi, in cui aumenta la solitudine e conta solo dare il massimo possibile a chi si vuole bene, senza badare ai mezzi che si utilizzano per raggiungere l'obiettivo. Nella mia esperienza di lettura, il primo capitolo da solo ha dato gran parte del valore al libro. Qui Dee racconta il matrimonio dei due protagonisti, il tutto sembra una grande sinestesia fatta di voci, suoni, colori. Mancano le emozioni, o meglio, sembra non arrivino mai ad un certo livello di complessità. Il modo in cui Dee inizia il libro ha rafforzato in me l'ide

La ferocia di Nicola Lagioia

Questo libro ha catalizzato la mia attenzione grazie alla sua copertina. Non è mia abitudine lasciarmi sedurre dalle copertine, questa invece mi ha letteralmente spinto ad acquistare il libro. L'immagine unita al titolo riassumono, nella sensazione che mi hanno dato, ciò che alla fine mi ha trasmesso la lettura del libro. Siamo in Puglia, espediente per raccontare la società di oggi e alcune storture che la caratterizzano, è la morte di una giovane donna appartenente ad una famiglia arricchitasi con speculazioni edilizie. Non si tratta di un libro di facile lettura, io l'ho portato avanti molto tempo, ha bisogno di essere preso a piccole dosi, lasciato decantare. E' un romanzo corale dove parlano moltissime voci le quali permettono al lettore di percepire impressioni molto poco nette dei vari personaggi. Le personalità non vengono approfondite, vengono offerti degli scorci, delle impressioni, che suscitano emozioni poco chiare e identificabili legate ai protagonisti .

Acciaio di Silvia Avallone

 Acciaio mi incuriosiva da tempo. Qualche mese fa Amazon lo dava disponibile gratuitamente in ebook con in allegato il primo capitolo del nuovo libro della Avallone. Ovviamente ne ho approfittato. Questo primo lavoro della Avallone ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2010 e si è candidato secondo al Premio Strega dello stesso anno. Insomma una garanzia. Il libro però mi ha deluso tantissimo arrivando ad irritarmi. Siamo a Piombino in un quartiere popolare identificabile con il reale quartiere Il Lombricone, a tutto il libro fa da sfondo l'acciaieria Lucchini. La storia ruota attorno alla vita di Anna e Francesca, due adolescenti che hanno appena finito la scuola media. Le due ragazzine sono unite da una di quelle amicizie particolari, quasi morbose che possono essere molto frequenti a quell'età. Entrambe provengono da famiglie disagiate che vivono del lavoro alla Lucchini. Fin qui tutto bene, le premesse per un buon romanzo ci sono e nei primi capitoli sembrava promet

Morte di un uomo felice di Giorgio Fontana

"Colnaghi chinò il mento sul petto. Da diverso tempo immaginava che anche lui, forse, sarebbe diventato un corpo come Vissani, o come i colleghi uccisi negli anni precedenti. La trasformazione era in corso, ed era strano - come portare in giro un secondo se stesso, una minuscola morte che andava germogliando nel tempo, in attesa di sbocciare. Sarebbe accaduto davvero? E dove, e quando?" Cos'è la giustizia? Qual è il suo ruolo? Queste le domande che sembrano pervadere la vita di Giacomo Colnaghi. Siamo a Milano nel 1981, uno dei periodi in assoluto più bui e confusi della storia italiana; Giacomo Colnaghi è un giovane magistrato cattolico e si occupa di terrorismo di sinistra. Colnaghi non ha mai conosciuto il padre, un uomo ucciso in seguito alla partecipazione ad azioni a sfondo partigiano, ma la sua storia e le motivazioni che l'hanno condotto alla morte sono dei punti fondamentali a partire dai quali si sviluppa la vita del magistrato. Il clima dell'Itali

Caffè Babilonia di Marsha Mehran

Questo libro non mi ha convinto e mi dispiace perché le premesse erano buone. Il motivo per cui ho scelto questo libro è stato il luogo dov'è ambientato, sono stata inoltre tentata dall'invitante copertina. Siamo nel 1986 in un paese immaginario della contea di Mayo in Irlanda, tre sorelle provenienti da Londra e fuggite qualche anno prima dall'Iran dove imperversava la rivoluzione, aprono un locale che sforna manicaretti tipici della cucina persiana. Le tre sorelle si trovano a dover fare i conti con il razzismo e con il percorso per arrivare all'integrazione nella piccola cittadina. Il tema di base è interessante, ma ho avuto l'impressione che l'autrice abbia utilizzato diversi espedienti per raccontare la storia dando origine ad una zuppa poco riuscita. All'inizio del libro sembra ispirarsi a Chocolat e utilizza profumi e sapori come elementi magici che hanno finito per irritarmi, li ho sentiti come forzati. Proseguendo con la lettura la vicenda as

Amore 10 anni dopo di Julian Barnes

Questo libro segue "Amore, ecc." di cui avevo parlato qualche mese fa qui sul blog. Non mi aveva entusiasmato, eppure appena ho visto "Amore dieci anni dopo" l'ho preso immediatamente; i personaggi avevano continuato a ronzarmi in testa e, a dire il vero, non smettono di farlo nemmeno adesso. Barnes riprende la storia esattamente da dove ci aveva lasciati. Il libro è scritto con la stessa modalità del predecessore, ci sono cioè più voci narranti che parlano direttamente al lettore. I protagonisti principali sono anche qui Gillian, Oliver e Stuart solo che sono invecchiati di 10 anni, lo stesso Barnes è invecchiato, ma è comunque riuscito a dare linearità ai personaggi, ne ha sviluppato adeguatamente le personalità. Oliver è diventato un disadattato senza un ruolo nella società, è come se non riuscisse ad essere adulto; non ha saputo incanalare e far scendere a patti la sua personalità con il mondo esterno, manca appunto di adattamento. Stuart è riuscito inv

Fratelli d'acqua di Andréa del Fuego

Prima di scrivere di questo libro voglio ringraziare Eleonora Forno alias Misstortellino per aver messo a disposizione Fratelli d'Acqua nella prima catena di lettura che ha proposto attraverso la sua pagina facebook, a chi può interessare il  bellissimo progetto di Eleonora può dare un'occhiata qui https://www.facebook.com/Misstortellino  oppure qui https://www.facebook.com/groups/611921462262264/  . Segnalo inoltre il blog di Eleonora  http://unasolamoltitudine.blogspot.it/ Fratelli d'acqua catturò la mia attenzione tempo fa quando lo vidi fra le novità proposte dalla libreria che frequento più spesso, complici la bellissima immagine di copertina e la fascetta sulla quale c'era scritto che Fratelli d'acqua aveva vinto il Premio Saramago del 2013, un premio biennale che viene attribuito ad un libro scritto in lingua portoghese da un giovane autore. Da grande appassionata di Saramago non poteva non incuriosirmi. Un mese fa circa Eleonora ha parlato del libro

La ragazza di Charlotte Street di Danny Wallace

"Se c'è una cosa che odio della speranza -la cosa che detesto e che nessuno vuole ammettere- è che la speranza improvvisa è la strada spianata verso l'improvvisa disperazione." Il titolo originale del libro è Charlotte Street, anche la copertina dell'originale inglese è più consona rispetto a quella dell'edizione italiana che assieme al titolo e alla quarta di copertina, danno l'idea sbagliata che si tratti di un romanzo rosa. Il protagonista, Jason, è un poco più che trentenne londinese, un po' disorientato rispetto a dove sta andando la sua vita, con scarsa capacità di reazione, tende a subire gli eventi, teme il cambiamento, ma allo stesso tempo lo desidera; il classico uomo di oggi che fatica ad entrare a pieno titolo nell'età adulta. Il libro si apre con Jason che ha da poco lasciato il lavoro di insegnante, si comprende che l'ha fatto perché è accaduto qualcosa di traumatico. Nello stesso periodo è stato lasciato dalla compagna che

La campana di vetro di Sylvia Plath

"Come facevo a sapere se un giorno o l'altro -al college, in Europa o in qualche altro luogo, in qualsiasi luogo- la campana di vetro, con le sue distorsioni opprimenti, non sarebbe discesa di nuovo sopra di me?" La campana di vetro è uno di quei libri che mi hanno fatto sentire profondamente ignorante. Mi sono infatti chiesta perché non l'avessi mai nemmeno preso in considerazione. Sylvia Plath è una poetessa americana, il suo unico romanzo è appunto La campana di vetro, edito nel 1963 un mese prima del suo suicidio, con lo pseudonimo Victoria Lucas. La scelta di utilizzare lo pseudonimo deriva dal fatto che il libro è autobiografico, narra infatti l'accesso all'età adulta della Plath e dello scompenso psichico che quest'ultima ha avuto proprio in quel periodo e che sfociò con un tentato suicidio. Esistono numerose analisi su La campana di vetro , interessante è stata la prefazione che ho trovato nell'edizione Mondadori che descrive bene il tes

La ragazza di Bube, Carlo Cassola

Il libro è stato scritto da Carlo Cassola tra il 1958 e il 1959 e nel 1960 vinse il premio Strega. Pochi anni dopo ne è stato tratto anche un film. Siamo in Italia, più precisamente in Toscana, subito dopo la seconda guerra mondiale. Bube è un partigiano militante nel partito comunista, Mara è una sedicenne che si innamora di lui e che viene da una famiglia di comunisti. Bube sarà implicato in una vicenda giudiziaria che segnerà profondamente il percorso di vita di Mara e la sua maturazione. Questa la trama in breve, ma il libro va ben oltre una semplice storia d'amore. Racconta dell'Italia, della sua storia, degli italiani e della società dell'immediato dopo guerra, a cavallo del referendum per la scelta tra Repubblica e Monarchia. Credo che si tenda a vedere il dopoguerra in maniera molto netta, ma non è stato così. Si tratta di storia recente, forse ancora non ben metabolizzata. Gli italiani si identificavano a fatica con una visione politica e chi lo faceva si s

Un bravo ragazzo Javier Gutiérrez

"Polo, il passato è sempre lì, sommerso, invisibile. Nascosto ma pesante, ancorato al fondo del mare, coperto di limo e ruggine, gonfio e deforme, ma indelebile come una voglia sulla pelle"                          Un libro letto tutto d'un fiato: traumatico, asfissiante, difficile da metabolizzare. Il libro è ambientato a Madrid e racconta ciò che avviene nella mente di Polo dopo l'incontro con Blanca, la ragazza faceva parte della sua band, non la vedeva da dieci anni, dal giorno in cui la band si sciolse in seguito ad un evento drammatico e violento che era accaduto proprio a Blanca.  E' un lungo flusso di coscienza nel quale Polo sembra consapevolmente voler mentire a se stesso per salvare le apparenze anche ai propri occhi.  Il modo in cui l'autore ha scelto di raccontare la storia mi ha dato l'impressione quasi di una corrosione del falso sé che Polo si era costruito nel tempo. Una spirale negativa, un velo che viene dispiegato per svela

Neve di primavera Yukio Mishima

"L'istante in cui finisce un bacio è carico del malinconico dispiacere che connota un risveglio forzato: vorremmo ancora dormire, ma non sappiamo opporci al sole del mattino che, simile ad agata, attraversa la pelle sottile delle nostre palpebre. In quel preciso istante la prelibatezza del sonno raggiunge il suo culmine"  Un libro raffinato e struggente.  Di appartenente al mondo giapponese conoscevo soltanto Murakami, complice un'offerta lampo di amazon ho acquistato  Neve di primavera di Yukio Mishima, autore conosciuto in Italia soprattutto per aver compiuto il suicidio rituale giapponese. Neve di primavera è una storia d'amore, d'amicizia, di maturazione, ma anche il racconto di un Giappone che cambia, che sta incontrando l'Occidente. Mishima l'ha scritto nel 1967 e fa parte di una tetralogia: I l mare della fertilità, il cui personaggio comune è Honda, attraverso i cui occhi viene narrata la storia

Vanessa e Virginia di Susan Sellers

"Giro il caledoscopio della memoria, guardo le forme che filtrano e cadono. La verità non è mai facile. La tua tara era fonte per me di sollievo e terrore. Gli dei ti avevano dispensato troppi doni." Ho letto questo libro poiché ho partecipato ad un gruppo di lettura proposto da Libridine73. Le due protagoniste sono Virginia Woolf e la sorella Vanessa Bell. Premetto che eccetto Mrs Dalloway (che ho letto in vista della partecipazione alla lettura di gruppo di questo libro) non ho mai letto nulla della Woolf e la mia conoscenza della sua vita è marginale. Susan Sellers, l'autrice, è una grande studiosa di Virgina Woolf, della sua vita e della sua opera. La cosa che più ha reso speciale questo libro è che non si tratta di un testo su Virginia Woolf, ma è la storia di Vanessa e del significato che Virginia ha avuto per lei, infatti è Vanessa che parla e lo fa sfiorando con delicatezza i vari momenti che ricorda della propria vita che è emotivamente connessa a quella di

Amore, ecc. di Julian Barnes

Di Julian Barnes avevo letto qualche tempo fa Il senso di una fine, testo che ho trovato molto maturo e ben scritto. Amore, ecc. l'ho scelto sia perché volevo leggere altro di Barnes, sia per l'idea della narrazione a più voci. Il libro racconta, attraverso le loro voci,  la storia di amore e amicizia fra tre persone: Stuart, Oliver e Gillian. Ogni tanto intervengono anche altri narratori che spezzano un po' la monotonia che si sente andando avanti nella lettura. Mi è piaciuta la scelta di far narrare la storia ai diversi protagonisti, mostrando in alcuni casi anche la loro scarsa introspezione nella modalità di vivere gli eventi, lasciando al lettore il compito di mettere insieme i pezzi e comprendere il livello superiore della vicenda. Nel complesso il libro mi ha lasciata un po' perplessa, vi sono alcune parti davvero spassose con qualche riflessione interessante, altre estremamente noiose. Ho letto le ultime 40 pagine molto rapidamente, sono rimasta un po'

L'ignoranza di Milan Kundera

Un breve libro sul ritorno in patria dopo tanti anni d'esilio, sull'estrema soggettività della memoria, sul tempo. Joseph e Irena tornano al paese natale dopo decenni d'esilio e si incontrano ognuno con ricordi diversi dell'altro. La narrazione si muoverà fra la relazione tra i due e di ognuno con il mondo che ha abbandonato molti anni prima. Per chi conosce la scrittura di Kundera questo libro sarà una conferma sia nello stile, sia nei temi trattati. Era circa da dieci anni che non leggevo un libro di questo autore e l'ho piacevolmente ritrovato. L'ignoranza è qui intesa come assenza di conoscenza di ciò che accade nel paese lontano e del dolore che si prova in merito a questo; è l'ignoranza della "memoria" altrui, del leggere nell'altro ciò che noi vediamo ignorando che egli può avere un vissuto completamente diverso. Come in altri suoi libri ho percepito una sorta di vuoto insito nei personaggi, come se avessero la consapevolezza di aver

Lo Spettro di Jo Nesbø

Questo ennesimo libro della serie di Jo Nesbø con protagonista Harry Hole mi ha colpito talmente tanto da spingermi ad andare oltre la mia solita breve recensione su ANobii. Avevo appena terminato Il Leopardo, il romanzo che precede Lo Spettro e avendolo già nel mio ebook reader, l'ho iniziato immediatamente. Si tratta di un thriller che va oltre: c'è molto Hole, molto della sua personale storia ed evoluzione. Una cosa mi è rimasta particolarmente impressa e ha assunto nel mio personale modo di approcciarmi al libro un significato simbolico: Harry si presenta all'inizio del libro con un abito di lino marrone, insolito per lui che normalmente indossa abiti di uno stile diverso,   e vi si tiene attaccato anche quando sarebbe il caso di non farlo. Questo è un abito da uomo maturo, da padre. Infatti Harry si trova a dover dipanare la matassa dietro ad un omicidio per il quale è stato accusato Oleg, il figlio della donna di cui è innamorato e con la quale ha avuto un'imp