Di Julian Barnes avevo letto qualche tempo fa Il senso di una fine, testo che ho trovato molto maturo e ben scritto.
Amore, ecc. l'ho scelto sia perché volevo leggere altro di Barnes, sia per l'idea della narrazione a più voci.
Il libro racconta, attraverso le loro voci, la storia di amore e amicizia fra tre persone: Stuart, Oliver e Gillian. Ogni tanto intervengono anche altri narratori che spezzano un po' la monotonia che si sente andando avanti nella lettura.
Mi è piaciuta la scelta di far narrare la storia ai diversi protagonisti, mostrando in alcuni casi anche la loro scarsa introspezione nella modalità di vivere gli eventi, lasciando al lettore il compito di mettere insieme i pezzi e comprendere il livello superiore della vicenda.
Nel complesso il libro mi ha lasciata un po' perplessa, vi sono alcune parti davvero spassose con qualche riflessione interessante, altre estremamente noiose. Ho letto le ultime 40 pagine molto rapidamente, sono rimasta un po' spiazzata dal finale che mi ha fatto sorridere pensando a come Barnes fosse riuscito a spiazzarmi.
Ho valutato negativamente l'uso del linguaggio, in particolare nello stile narrativo attribuito a Oliver che risulta pedante e irrealistico, a volte "parla" proprio in modo incomprensibile, ma non so se questo sia dovuto anche alla traduzione. Inoltre è un personaggio che non ho sentito come lineare, la sua evoluzione mi è sembrata incoerente, mentre sia Gillian sia Stuart mantengono una propria identità anche se appaiono come piuttosto superficiali.
Ad Amore, ecc. segue Amore dieci anni dopo, probabilmente fra qualche tempo lo leggerò, anche solo per la curiosità di scoprire quale evoluzione hanno avuto i personaggi.
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