Passa ai contenuti principali

Vanessa e Virginia di Susan Sellers

"Giro il caledoscopio della memoria, guardo le forme che filtrano e cadono. La verità non è mai facile. La tua tara era fonte per me di sollievo e terrore. Gli dei ti avevano dispensato troppi doni."

Ho letto questo libro poiché ho partecipato ad un gruppo di lettura proposto da Libridine73.
Le due protagoniste sono Virginia Woolf e la sorella Vanessa Bell. Premetto che eccetto Mrs Dalloway (che ho letto in vista della partecipazione alla lettura di gruppo di questo libro) non ho mai letto nulla della Woolf e la mia conoscenza della sua vita è marginale.
Susan Sellers, l'autrice, è una grande studiosa di Virgina Woolf, della sua vita e della sua opera.
La cosa che più ha reso speciale questo libro è che non si tratta di un testo su Virginia Woolf, ma è la storia di Vanessa e del significato che Virginia ha avuto per lei, infatti è Vanessa che parla e lo fa sfiorando con delicatezza i vari momenti che ricorda della propria vita che è emotivamente connessa a quella di Virginia. In questo modo la Seller ci regala una prospettiva diversa di Virginia Woolf.
Vanessa è una pittrice e nel libro mi è parso che la Seller la faccia parlare per immagini, ogni momento della sua vita è raccontato come se fosse un quadro, un'immagine che condensa una molteplicità di significati. Non si perde in lunghe divagazioni, viene lasciato molto spazio al lettore di intuire il senso delle cose, non si dilunga a spiegare chi siano i vari personaggi che popolano la scena.
Il rapporto fra le due in questo libro è ambivalente, vi sono numerosi vissuti aggressivi, è molto realistico nel dipingere le dinamiche di un rapporto fra sorelle. E' come se Vanessa vedesse Virginia come luce e se stessa come ombra.
Il libro è un viaggio a ritroso che Vanessa fa dopo la morte di Virgina, inizialmente pensavo si trattasse di una ricerca di senso, ma dopo la lettura direi che si tratta più di un tirare le somme della globalità della propria esistenza, un ripercorrere la loro storia.
Al di là della trama, la lettura è stata piacevole per il modo delicato e lieve di scrivere della Seller, per l'aver ricreato nella mia mente ciò che Vanessa raccontava. Quando un libro tocca le mie corde più profonde continua a vivere dentro di me anche quando non lo leggo e con questo è successo. Inoltre questo libro fa da apripista per un approfondimento dell'opera e della figura di Virginia Woolf.

Ringrazio Libridine73 e tutti i partecipanti del gruppo di lettura per avermi permesso le numerose riflessioni che sono nate dalla lettura di gruppo.

Commenti

Post popolari in questo blog

A nuoto verso casa di Deborah Levy

A nuoto verso casa è stato uno dei finalisti al Booker Prize 2012, è un libro fisicamente snello, solo 154 pagine, ma sono pagine dense. L'ambientazione è una calda, afosa, appiccicosa, estate in Costa Azzurra: l'atmosfera è quasi opprimente. Il libro inizia con l'arrivo in una villa vacanze di Kitty Finch, una bizzarra ragazza inglese che rappresenterà l'innesco di un meccanismo patologico in uno dei vacanzieri che si ritrova ad essere attratto fortemente dalla ragazza. Deborah Levy non spiega nulla al lettore, dirige l'attenzione verso gli eventi, le sensazioni e la sensorialità che rende palpabili nel corso delle pagine. I personaggi sono molto ben caratterizzati e rimangono fortemente impressi per lungo tempo. Leggendo questo libro per me è stato inevitabile pensare a Tenera è la notte di Fitzgerald, per l'ambientazione in Costa Azzurra,  per il serpeggiare della malattia mentale lungo tutto il corso della storia e per lo stesso senso di ottundimento...

Acciaio di Silvia Avallone

 Acciaio mi incuriosiva da tempo. Qualche mese fa Amazon lo dava disponibile gratuitamente in ebook con in allegato il primo capitolo del nuovo libro della Avallone. Ovviamente ne ho approfittato. Questo primo lavoro della Avallone ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2010 e si è candidato secondo al Premio Strega dello stesso anno. Insomma una garanzia. Il libro però mi ha deluso tantissimo arrivando ad irritarmi. Siamo a Piombino in un quartiere popolare identificabile con il reale quartiere Il Lombricone, a tutto il libro fa da sfondo l'acciaieria Lucchini. La storia ruota attorno alla vita di Anna e Francesca, due adolescenti che hanno appena finito la scuola media. Le due ragazzine sono unite da una di quelle amicizie particolari, quasi morbose che possono essere molto frequenti a quell'età. Entrambe provengono da famiglie disagiate che vivono del lavoro alla Lucchini. Fin qui tutto bene, le premesse per un buon romanzo ci sono e nei primi capitoli sembrava promet...

Lincoln nel bardo, George Saunders

   Ho letto questo libro poiché finalista al Man Booker Prize 2017, di cui poi è stato il vincitore.Di solito non mi piace scegliere libri troppo chiacchierati perché inevitabilmente influenzano la mia lettura e il mio modo di recepire il romanzo. A dire il vero ho in programma la lettura dell'ultimo romanzo di Auster, anch'esso sulla bocca di molti e finalista al Man Booker Prize 2017. Cercherò pertanto di non leggere o vedere opinioni in merito per mantenere il più mia possibile l'impressione del libro. La struttura di Lincoln nel bardo è molto particolare, si tratta di una sorta di romanzo corale in cui ogni voce per lo più parla direttamente al lettore. Alcune di queste voci sono delle vere e proprie fonti dell'epoca, altre sono inventate dall'autore. Sostanzialmente il romanzo si svolge in un luogo sospeso tra la vita e la morte e molte delle voci narranti sono spiriti intrappolati in questa sorta di limbo, anime che non riescono a lasciare andare la vita ...