Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
e il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.
La terra e la morte, Cesare Pavese
Riflettendo sul 25 aprile mi è tornata la voglia di leggere qualcosa che mi facesse sentire in maniera più forte il periodo della guerra civile in Italia, così ho cominciato a cercare fra i ricordi di scuola superiore, fra le letture che ho fatto, fra i libri che ho in casa e che non ho mai letto, nel web. Alla fine ho messo insieme un bel po' di testi, senza la pretesa di essere esaustiva, ma seguendo un po' il mio interesse. Si tratta per lo più di testi che afferiscono alla corrente del neorealismo italiano.
Numerosi sono gli spunti che vengono da Beppe Fenoglio, partigiano che prese parte alla Resistenza e che fa di questo importante periodo della sua vita la base per la maggior parte della sua opera letteraria. Egli racconta con realismo, senza idealizzazione e retorica della resistenza e lo fa con sfumature diverse. In lettura ho i racconti che compongono il testo dal titolo I ventitre giorni della città di Alba dove racconta la vita partigiana e la vita contadina durante la resistenza. Nella libreria di casa ho l'incompiuto Una questione privata, dove la resistenza fa da sfondo ai moti interiori di un giovane partigiano. Il partigiano Johnny, forse il suo romanzo più famoso che tratta, prendendo spunto da aspetti autobiografici, la vita da partigiano del giovane Johnny; l'ho inserito fra i libri da procurarmi e da leggere al più presto.
Mi è poi venuto in mente un libro letto molti anni fa che avevo trovato fra i testi che mio fratello doveva leggere per la scuola superiore: L'Agnese va a morire di Renata Viganò, un libro bellissimo dove il ruolo importante e il coraggio delle donne che presero parte alla resistenza vengono messi in luce.
Seguendo il filone del "femminile" mi è poi venuto in mente La ragazza di Bube di Carlo Cassola, di cui ho scritto qui, che si sviluppa durante l'ultima fase della guerra e negli anni successivi. Fa respirare il vissuto nella vita di persone che hanno per lo più subito quanto accadeva, che non erano spinti da ideologie e dagli effetti che un determinato periodo storico ha prodotto nelle loro vite.
Vi è poi la resistenza letta con gli occhi di un bambino de Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino, in cui però non viene dato spazio a banalizzazione, semplificazione o sentimentalismo. Si tratta di un altro testo che mi procurai anni fa e che non ho mai letto.
Anche se non strettamente legato alla resistenza e alla liberazione, mi è venuta voglia di citare anche Un eroe del nostro tempo di Vasco Pratolini, un libro molto cupo che ho letto un paio di anni fa, che si inserisce nell'immediato dopoguerra con le sue contraddizioni, la confusione ideologica, lo smarrimento dei giovani.
A me molto caro è La casa in collina di Cesare Pavese dove egli arriva a porre una profonda riflessione sul senso della guerra:
"Ora che ho visto cos'è la guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: - E dei caduti che facciamo? perché sono morti?. Io non saprei cosa rispondere. Non adesso almeno. Né mi pare che gli altri sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita per davvero".
Nella bibliografia che ho consultato ho trovato anche altri testi a tema resistenza, sono graditissimi i suggerimenti utili ad integrare la mia lista:
Fausto e Anna, Carlo Cassola
Primavera di bellezza, Beppe Fenoglio
Una guerra civile, Claudio Pavone
Uomini e no, Elio Vittorini
Bibliografia
http://www.centrostudibeppefenoglio.it/Homepage/index.html
http://www.unige.it/newsletter_uff/articoli/n7_art2.shtml
http://dellaguerra.altervista.org/seconda_guerra_mondiale/2gmlett2.htm
Post interessante... =) Però io non amo molto leggere "libri a tema". Difficilmente seguo le ricorrenze. Comunque prendo nota! ;)
RispondiEliminaNemmeno io, ma questo è sempre stato un tema a me caro e che ha influenzato tantissimo la nostra letteratura :) Grazie per essere passata!
Elimina