Ho letto questo libro poiché finalista al Man Booker Prize 2017, di cui poi è stato il vincitore.Di solito non mi piace scegliere libri troppo chiacchierati perché inevitabilmente influenzano la mia lettura e il mio modo di recepire il romanzo. A dire il vero ho in programma la lettura dell'ultimo romanzo di Auster, anch'esso sulla bocca di molti e finalista al Man Booker Prize 2017. Cercherò pertanto di non leggere o vedere opinioni in merito per mantenere il più mia possibile l'impressione del libro.
La struttura di Lincoln nel bardo è molto particolare, si tratta di una sorta di romanzo corale in cui ogni voce per lo più parla direttamente al lettore. Alcune di queste voci sono delle vere e proprie fonti dell'epoca, altre sono inventate dall'autore.
Sostanzialmente il romanzo si svolge in un luogo sospeso tra la vita e la morte e molte delle voci narranti sono spiriti intrappolati in questa sorta di limbo, anime che non riescono a lasciare andare la vita terrena, ma che vi restano aggrappate in una sorta di attesa e senza una piena consapevolezza di quanto è accaduto loro.
In questo limbo si trova anche Willie, il figlio preadolescente di Lincoln del quale il padre non riesce ad accettare la morte. Ed è proprio questo sa mio avviso il tema centrale del libro: l'accettazione della morte. Lincoln infatti si muove all'interno del luogo dove è custodito il corpo del figlio defunto cercando con lui n contatto e non accettando la sua prematura scomparsa. Molti altri sono i temi che si possono trovare, mi soffermo in particolare su un tema che mi ha colpito molto: tema dell'empatia, del saper sentire le emozioni altrui. Queste anime infatti nella prima parte del libro sembrano parlare solo con il lettore, non vi è dialogo. Mano a mano che la narrazione procede, alcuni eventi accadono e permettono ad alcune anime di conoscere le vite e le emozioni di altre anime, di diventarne consapevoli sentendole nel loro profondo creando una sorta di connessione fra i diversi personaggi e di pari passo iniziano ad esserci delle conversazioni fra di loro, non solo con il lettore. Il loro sforzo è volto ad aiutare Willie.
Ho sentito come meno significativo per il mio modo di approcciarmi al libro, il tema del confronto con la vita di tutti i giorni, con la guerra che imperversa negli Stati Uniti e le dolorose decisioni che il Presidente deve prendere nonostante il dolore privato che si trova a vivere.
Mi ha lasciato un po' perplessa la conclusione, ma devo dire che è stata una gran trovata da parte di Saunders.
In complesso la lettura di Lincoln nel bardo mi è piaciuta molto, è stato uno di quei romanzi che mi "chiamavano" in diversi momenti della giornata e la scelta della coralità molto spinta mi ha permesso di avvicinarmi piano piano al focus centrale del romanzo, lasciando il giusto disorientamento che si prova all'inizio e che probabilmente provano le anime stesse non appena approdano nel "bardo", ma che scompare proseguendo nella lettura.
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