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Visualizzazione dei post da 2014

Morte di un uomo felice di Giorgio Fontana

"Colnaghi chinò il mento sul petto. Da diverso tempo immaginava che anche lui, forse, sarebbe diventato un corpo come Vissani, o come i colleghi uccisi negli anni precedenti. La trasformazione era in corso, ed era strano - come portare in giro un secondo se stesso, una minuscola morte che andava germogliando nel tempo, in attesa di sbocciare. Sarebbe accaduto davvero? E dove, e quando?" Cos'è la giustizia? Qual è il suo ruolo? Queste le domande che sembrano pervadere la vita di Giacomo Colnaghi. Siamo a Milano nel 1981, uno dei periodi in assoluto più bui e confusi della storia italiana; Giacomo Colnaghi è un giovane magistrato cattolico e si occupa di terrorismo di sinistra. Colnaghi non ha mai conosciuto il padre, un uomo ucciso in seguito alla partecipazione ad azioni a sfondo partigiano, ma la sua storia e le motivazioni che l'hanno condotto alla morte sono dei punti fondamentali a partire dai quali si sviluppa la vita del magistrato. Il clima dell'Itali

Caffè Babilonia di Marsha Mehran

Questo libro non mi ha convinto e mi dispiace perché le premesse erano buone. Il motivo per cui ho scelto questo libro è stato il luogo dov'è ambientato, sono stata inoltre tentata dall'invitante copertina. Siamo nel 1986 in un paese immaginario della contea di Mayo in Irlanda, tre sorelle provenienti da Londra e fuggite qualche anno prima dall'Iran dove imperversava la rivoluzione, aprono un locale che sforna manicaretti tipici della cucina persiana. Le tre sorelle si trovano a dover fare i conti con il razzismo e con il percorso per arrivare all'integrazione nella piccola cittadina. Il tema di base è interessante, ma ho avuto l'impressione che l'autrice abbia utilizzato diversi espedienti per raccontare la storia dando origine ad una zuppa poco riuscita. All'inizio del libro sembra ispirarsi a Chocolat e utilizza profumi e sapori come elementi magici che hanno finito per irritarmi, li ho sentiti come forzati. Proseguendo con la lettura la vicenda as

Amore 10 anni dopo di Julian Barnes

Questo libro segue "Amore, ecc." di cui avevo parlato qualche mese fa qui sul blog. Non mi aveva entusiasmato, eppure appena ho visto "Amore dieci anni dopo" l'ho preso immediatamente; i personaggi avevano continuato a ronzarmi in testa e, a dire il vero, non smettono di farlo nemmeno adesso. Barnes riprende la storia esattamente da dove ci aveva lasciati. Il libro è scritto con la stessa modalità del predecessore, ci sono cioè più voci narranti che parlano direttamente al lettore. I protagonisti principali sono anche qui Gillian, Oliver e Stuart solo che sono invecchiati di 10 anni, lo stesso Barnes è invecchiato, ma è comunque riuscito a dare linearità ai personaggi, ne ha sviluppato adeguatamente le personalità. Oliver è diventato un disadattato senza un ruolo nella società, è come se non riuscisse ad essere adulto; non ha saputo incanalare e far scendere a patti la sua personalità con il mondo esterno, manca appunto di adattamento. Stuart è riuscito inv

Fratelli d'acqua di Andréa del Fuego

Prima di scrivere di questo libro voglio ringraziare Eleonora Forno alias Misstortellino per aver messo a disposizione Fratelli d'Acqua nella prima catena di lettura che ha proposto attraverso la sua pagina facebook, a chi può interessare il  bellissimo progetto di Eleonora può dare un'occhiata qui https://www.facebook.com/Misstortellino  oppure qui https://www.facebook.com/groups/611921462262264/  . Segnalo inoltre il blog di Eleonora  http://unasolamoltitudine.blogspot.it/ Fratelli d'acqua catturò la mia attenzione tempo fa quando lo vidi fra le novità proposte dalla libreria che frequento più spesso, complici la bellissima immagine di copertina e la fascetta sulla quale c'era scritto che Fratelli d'acqua aveva vinto il Premio Saramago del 2013, un premio biennale che viene attribuito ad un libro scritto in lingua portoghese da un giovane autore. Da grande appassionata di Saramago non poteva non incuriosirmi. Un mese fa circa Eleonora ha parlato del libro

La ragazza di Charlotte Street di Danny Wallace

"Se c'è una cosa che odio della speranza -la cosa che detesto e che nessuno vuole ammettere- è che la speranza improvvisa è la strada spianata verso l'improvvisa disperazione." Il titolo originale del libro è Charlotte Street, anche la copertina dell'originale inglese è più consona rispetto a quella dell'edizione italiana che assieme al titolo e alla quarta di copertina, danno l'idea sbagliata che si tratti di un romanzo rosa. Il protagonista, Jason, è un poco più che trentenne londinese, un po' disorientato rispetto a dove sta andando la sua vita, con scarsa capacità di reazione, tende a subire gli eventi, teme il cambiamento, ma allo stesso tempo lo desidera; il classico uomo di oggi che fatica ad entrare a pieno titolo nell'età adulta. Il libro si apre con Jason che ha da poco lasciato il lavoro di insegnante, si comprende che l'ha fatto perché è accaduto qualcosa di traumatico. Nello stesso periodo è stato lasciato dalla compagna che

La campana di vetro di Sylvia Plath

"Come facevo a sapere se un giorno o l'altro -al college, in Europa o in qualche altro luogo, in qualsiasi luogo- la campana di vetro, con le sue distorsioni opprimenti, non sarebbe discesa di nuovo sopra di me?" La campana di vetro è uno di quei libri che mi hanno fatto sentire profondamente ignorante. Mi sono infatti chiesta perché non l'avessi mai nemmeno preso in considerazione. Sylvia Plath è una poetessa americana, il suo unico romanzo è appunto La campana di vetro, edito nel 1963 un mese prima del suo suicidio, con lo pseudonimo Victoria Lucas. La scelta di utilizzare lo pseudonimo deriva dal fatto che il libro è autobiografico, narra infatti l'accesso all'età adulta della Plath e dello scompenso psichico che quest'ultima ha avuto proprio in quel periodo e che sfociò con un tentato suicidio. Esistono numerose analisi su La campana di vetro , interessante è stata la prefazione che ho trovato nell'edizione Mondadori che descrive bene il tes

La ragazza di Bube, Carlo Cassola

Il libro è stato scritto da Carlo Cassola tra il 1958 e il 1959 e nel 1960 vinse il premio Strega. Pochi anni dopo ne è stato tratto anche un film. Siamo in Italia, più precisamente in Toscana, subito dopo la seconda guerra mondiale. Bube è un partigiano militante nel partito comunista, Mara è una sedicenne che si innamora di lui e che viene da una famiglia di comunisti. Bube sarà implicato in una vicenda giudiziaria che segnerà profondamente il percorso di vita di Mara e la sua maturazione. Questa la trama in breve, ma il libro va ben oltre una semplice storia d'amore. Racconta dell'Italia, della sua storia, degli italiani e della società dell'immediato dopo guerra, a cavallo del referendum per la scelta tra Repubblica e Monarchia. Credo che si tenda a vedere il dopoguerra in maniera molto netta, ma non è stato così. Si tratta di storia recente, forse ancora non ben metabolizzata. Gli italiani si identificavano a fatica con una visione politica e chi lo faceva si s

Rovigo racconta

Sabato 31 maggio e domenica 1 giugno nel centro storico di Rovigo si è tenuto il nuovo festival di letteratura, musica e teatro Rovigo racconta. Tra gli artisti invitati figurano Andrea Vitali, Luigi Carletti, Violetta Bellocchio, Nicolai Lilin, Enrico Buonanno, Piersandro Pallavicini, Marco Marsullo. Il programma completo si può vedere qui http://www.rovigoracconta.it/. Non ho potuto partecipare a tutte le presentazioni, ne ho scelte due:quella di Nicolai Lilin e quella di Andrea Vitali. Oltre a questo evento le piazze e le vie del centro questo weekend erano in fermento, sabato sera il Rovigo giocava la finale del campionato italiano di rugby, i colori rosso e blu facevano da sfondo a bar e negozi. La partita non è andata bene e il Rovigo non ha portato a casa la tanto desiderata vittoria, ma nonostante questo domenica la città ha accolto con numerosi festeggiamenti la squadra. In questo clima di festa si è svolto Rovigo racconta. Lilin ha presentato il suo nuovo romanzo Il Serpe

Un bravo ragazzo Javier Gutiérrez

"Polo, il passato è sempre lì, sommerso, invisibile. Nascosto ma pesante, ancorato al fondo del mare, coperto di limo e ruggine, gonfio e deforme, ma indelebile come una voglia sulla pelle"                          Un libro letto tutto d'un fiato: traumatico, asfissiante, difficile da metabolizzare. Il libro è ambientato a Madrid e racconta ciò che avviene nella mente di Polo dopo l'incontro con Blanca, la ragazza faceva parte della sua band, non la vedeva da dieci anni, dal giorno in cui la band si sciolse in seguito ad un evento drammatico e violento che era accaduto proprio a Blanca.  E' un lungo flusso di coscienza nel quale Polo sembra consapevolmente voler mentire a se stesso per salvare le apparenze anche ai propri occhi.  Il modo in cui l'autore ha scelto di raccontare la storia mi ha dato l'impressione quasi di una corrosione del falso sé che Polo si era costruito nel tempo. Una spirale negativa, un velo che viene dispiegato per svela

Neve di primavera Yukio Mishima

"L'istante in cui finisce un bacio è carico del malinconico dispiacere che connota un risveglio forzato: vorremmo ancora dormire, ma non sappiamo opporci al sole del mattino che, simile ad agata, attraversa la pelle sottile delle nostre palpebre. In quel preciso istante la prelibatezza del sonno raggiunge il suo culmine"  Un libro raffinato e struggente.  Di appartenente al mondo giapponese conoscevo soltanto Murakami, complice un'offerta lampo di amazon ho acquistato  Neve di primavera di Yukio Mishima, autore conosciuto in Italia soprattutto per aver compiuto il suicidio rituale giapponese. Neve di primavera è una storia d'amore, d'amicizia, di maturazione, ma anche il racconto di un Giappone che cambia, che sta incontrando l'Occidente. Mishima l'ha scritto nel 1967 e fa parte di una tetralogia: I l mare della fertilità, il cui personaggio comune è Honda, attraverso i cui occhi viene narrata la storia

Vanessa e Virginia di Susan Sellers

"Giro il caledoscopio della memoria, guardo le forme che filtrano e cadono. La verità non è mai facile. La tua tara era fonte per me di sollievo e terrore. Gli dei ti avevano dispensato troppi doni." Ho letto questo libro poiché ho partecipato ad un gruppo di lettura proposto da Libridine73. Le due protagoniste sono Virginia Woolf e la sorella Vanessa Bell. Premetto che eccetto Mrs Dalloway (che ho letto in vista della partecipazione alla lettura di gruppo di questo libro) non ho mai letto nulla della Woolf e la mia conoscenza della sua vita è marginale. Susan Sellers, l'autrice, è una grande studiosa di Virgina Woolf, della sua vita e della sua opera. La cosa che più ha reso speciale questo libro è che non si tratta di un testo su Virginia Woolf, ma è la storia di Vanessa e del significato che Virginia ha avuto per lei, infatti è Vanessa che parla e lo fa sfiorando con delicatezza i vari momenti che ricorda della propria vita che è emotivamente connessa a quella di

Amore, ecc. di Julian Barnes

Di Julian Barnes avevo letto qualche tempo fa Il senso di una fine, testo che ho trovato molto maturo e ben scritto. Amore, ecc. l'ho scelto sia perché volevo leggere altro di Barnes, sia per l'idea della narrazione a più voci. Il libro racconta, attraverso le loro voci,  la storia di amore e amicizia fra tre persone: Stuart, Oliver e Gillian. Ogni tanto intervengono anche altri narratori che spezzano un po' la monotonia che si sente andando avanti nella lettura. Mi è piaciuta la scelta di far narrare la storia ai diversi protagonisti, mostrando in alcuni casi anche la loro scarsa introspezione nella modalità di vivere gli eventi, lasciando al lettore il compito di mettere insieme i pezzi e comprendere il livello superiore della vicenda. Nel complesso il libro mi ha lasciata un po' perplessa, vi sono alcune parti davvero spassose con qualche riflessione interessante, altre estremamente noiose. Ho letto le ultime 40 pagine molto rapidamente, sono rimasta un po'

Pensierino della domenica sera...

Questa volta non si tratta di un'opinione di lettura, ma di una riflessione sulla mia esperienza del leggere. Ci sono tanti libri che accompagnano le mie giornate (e nottate in alcuni fortunati casi!). Leggo più di un libro per volta, a volte perché forse nulla di quello che sto leggendo mi cattura pienamente, altre volte perché ho bisogno di intervallare una lettura intensa, impegnativa o difficile da un punto di vista di temi trattati con qualcosa di più leggero. A volte leggo più libri contemporaneamente perché ogni libro ha il suo momento della giornata o corrisponde ad un mio stato d'animo. Mi torna in mente un libro che campeggiò sul mio comodino per tantissimo tempo: era il primo anno di Università e ricordo che per mesi prima di dormire leggevo qualche pagina di La quarta verità di Ian Pears, libro che avevo trovato noiosissimo e che mi serviva da sonnifero! Una lettura intensa e bellissima sempre risalente ai tempi dell'Università era conservata per il tempo che

L'ignoranza di Milan Kundera

Un breve libro sul ritorno in patria dopo tanti anni d'esilio, sull'estrema soggettività della memoria, sul tempo. Joseph e Irena tornano al paese natale dopo decenni d'esilio e si incontrano ognuno con ricordi diversi dell'altro. La narrazione si muoverà fra la relazione tra i due e di ognuno con il mondo che ha abbandonato molti anni prima. Per chi conosce la scrittura di Kundera questo libro sarà una conferma sia nello stile, sia nei temi trattati. Era circa da dieci anni che non leggevo un libro di questo autore e l'ho piacevolmente ritrovato. L'ignoranza è qui intesa come assenza di conoscenza di ciò che accade nel paese lontano e del dolore che si prova in merito a questo; è l'ignoranza della "memoria" altrui, del leggere nell'altro ciò che noi vediamo ignorando che egli può avere un vissuto completamente diverso. Come in altri suoi libri ho percepito una sorta di vuoto insito nei personaggi, come se avessero la consapevolezza di aver

Lo Spettro di Jo Nesbø

Questo ennesimo libro della serie di Jo Nesbø con protagonista Harry Hole mi ha colpito talmente tanto da spingermi ad andare oltre la mia solita breve recensione su ANobii. Avevo appena terminato Il Leopardo, il romanzo che precede Lo Spettro e avendolo già nel mio ebook reader, l'ho iniziato immediatamente. Si tratta di un thriller che va oltre: c'è molto Hole, molto della sua personale storia ed evoluzione. Una cosa mi è rimasta particolarmente impressa e ha assunto nel mio personale modo di approcciarmi al libro un significato simbolico: Harry si presenta all'inizio del libro con un abito di lino marrone, insolito per lui che normalmente indossa abiti di uno stile diverso,   e vi si tiene attaccato anche quando sarebbe il caso di non farlo. Questo è un abito da uomo maturo, da padre. Infatti Harry si trova a dover dipanare la matassa dietro ad un omicidio per il quale è stato accusato Oleg, il figlio della donna di cui è innamorato e con la quale ha avuto un'imp