Sabato 31 maggio e domenica 1 giugno nel centro storico di Rovigo si è tenuto il nuovo festival di letteratura, musica e teatro Rovigo racconta. Tra gli artisti invitati figurano Andrea Vitali, Luigi Carletti, Violetta Bellocchio, Nicolai Lilin, Enrico Buonanno, Piersandro Pallavicini, Marco Marsullo. Il programma completo si può vedere qui http://www.rovigoracconta.it/.
Non ho potuto partecipare a tutte le presentazioni, ne ho scelte due:quella di Nicolai Lilin e quella di Andrea Vitali.
Oltre a questo evento le piazze e le vie del centro questo weekend erano in fermento, sabato sera il Rovigo giocava la finale del campionato italiano di rugby, i colori rosso e blu facevano da sfondo a bar e negozi. La partita non è andata bene e il Rovigo non ha portato a casa la tanto desiderata vittoria, ma nonostante questo domenica la città ha accolto con numerosi festeggiamenti la squadra.
In questo clima di festa si è svolto Rovigo racconta.
Lilin ha presentato il suo nuovo romanzo Il Serpente di Dio edito da Einaudi sullo sfondo della Piazzetta Annonaria poco dopo il tramonto. Il nuovo romanzo di Lilin racconta la storia di due ragazzi che si trovano senza nemmeno rendersene conto immersi in un mondo di violenza sui monti del Caucaso. La presentazione del libro si è però rapidamente spostata sul conflitto ucraino. Lilin ha invitato la platea a leggere il conflitto che sta al centro delle cronache di questi giorni senza troppa semplificazione, di non guardare ad esso con occhi occidentali.
Di Lilin non ho mai letto nulla anche se ho Educazione siberiana e ora anche la copia autografata di Il serpente di Dio, mi metterò presto all'opera anche perché so che si tratta di uno scrittore molto discusso per la presunta non veridicità di quanto egli passa
per autobiografico.
Domenica 1 giugno invece all'interno del bellissimo Salone del grano ho potuto godere dello spassosissimo Andrea Vitali. Anche di Vitali non ho mai letto nulla, ma da tempo ho in ebook Olive comprese. Nei suoi libri Vitali racconta storie ambientate nel suo paese, Bellano. Anche il suo utimo lavoro Premiata ditta sorelle Ficcadenti vede come protagonisti il paesello sulle rive del Lago di Como e i suoi macchiettistici abitanti. Vitali ha parlato a lungo di come prendono vita in lui le storie che racconta, esse nascono da pezzi di vita che gli vengono raccontati dalle persone, dalla curiosità per ciò che gli accade intorno, di cui prende nota e su cui poi lascia fluire la storia.
Complessivamente questa prima edizione di Rovigo racconta mi ha lasciato un'ottima impressione. È stato bello passeggiare per le vie del centro profumate dai tigli in fiore, con l'obiettivo di ascoltare gli scrittori presentare i propri libri. È stato bello vedere tanta gente in giro per una città che troppo spesso si piange addosso perché manca di proposte di valore, cosa non sempre vera ad essere sincera.
Di seguito alcune foto delle giornate:
Non ho potuto partecipare a tutte le presentazioni, ne ho scelte due:quella di Nicolai Lilin e quella di Andrea Vitali.
Oltre a questo evento le piazze e le vie del centro questo weekend erano in fermento, sabato sera il Rovigo giocava la finale del campionato italiano di rugby, i colori rosso e blu facevano da sfondo a bar e negozi. La partita non è andata bene e il Rovigo non ha portato a casa la tanto desiderata vittoria, ma nonostante questo domenica la città ha accolto con numerosi festeggiamenti la squadra.
In questo clima di festa si è svolto Rovigo racconta.
Lilin ha presentato il suo nuovo romanzo Il Serpente di Dio edito da Einaudi sullo sfondo della Piazzetta Annonaria poco dopo il tramonto. Il nuovo romanzo di Lilin racconta la storia di due ragazzi che si trovano senza nemmeno rendersene conto immersi in un mondo di violenza sui monti del Caucaso. La presentazione del libro si è però rapidamente spostata sul conflitto ucraino. Lilin ha invitato la platea a leggere il conflitto che sta al centro delle cronache di questi giorni senza troppa semplificazione, di non guardare ad esso con occhi occidentali.
Di Lilin non ho mai letto nulla anche se ho Educazione siberiana e ora anche la copia autografata di Il serpente di Dio, mi metterò presto all'opera anche perché so che si tratta di uno scrittore molto discusso per la presunta non veridicità di quanto egli passa
per autobiografico.
Domenica 1 giugno invece all'interno del bellissimo Salone del grano ho potuto godere dello spassosissimo Andrea Vitali. Anche di Vitali non ho mai letto nulla, ma da tempo ho in ebook Olive comprese. Nei suoi libri Vitali racconta storie ambientate nel suo paese, Bellano. Anche il suo utimo lavoro Premiata ditta sorelle Ficcadenti vede come protagonisti il paesello sulle rive del Lago di Como e i suoi macchiettistici abitanti. Vitali ha parlato a lungo di come prendono vita in lui le storie che racconta, esse nascono da pezzi di vita che gli vengono raccontati dalle persone, dalla curiosità per ciò che gli accade intorno, di cui prende nota e su cui poi lascia fluire la storia.
Complessivamente questa prima edizione di Rovigo racconta mi ha lasciato un'ottima impressione. È stato bello passeggiare per le vie del centro profumate dai tigli in fiore, con l'obiettivo di ascoltare gli scrittori presentare i propri libri. È stato bello vedere tanta gente in giro per una città che troppo spesso si piange addosso perché manca di proposte di valore, cosa non sempre vera ad essere sincera.
Di seguito alcune foto delle giornate:
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