Questo libro non mi ha convinto e mi dispiace perché le premesse erano buone. Il motivo per cui ho scelto questo libro è stato il luogo dov'è ambientato, sono stata inoltre tentata dall'invitante copertina. Siamo nel 1986 in un paese immaginario della contea di Mayo in Irlanda, tre sorelle provenienti da Londra e fuggite qualche anno prima dall'Iran dove imperversava la rivoluzione, aprono un locale che sforna manicaretti tipici della cucina persiana. Le tre sorelle si trovano a dover fare i conti con il razzismo e con il percorso per arrivare all'integrazione nella piccola cittadina. Il tema di base è interessante, ma ho avuto l'impressione che l'autrice abbia utilizzato diversi espedienti per raccontare la storia dando origine ad una zuppa poco riuscita. All'inizio del libro sembra ispirarsi a Chocolat e utilizza profumi e sapori come elementi magici che hanno finito per irritarmi, li ho sentiti come forzati. Proseguendo con la lettura la vicenda as
Impressioni che derivano dalla lettura di libri di svariati generi.